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Cerchi Dio ?
Dio è Dio !
Dio esiste ?

Domande e risposte



Perchè Dio si chiama Dio ?

Spesso, quando domando a delle persone se credono in qualcosa mi capita di sentirmi rispondere "Credo in un essere superiore ma non in Dio inteso come non quello della Bibbia o comunque non quello che intende comunemente la gente". Ebbene sappiate che nella Bibbia Dio dice che la ricerca del divino è innata nell'uomo ma anche che non è sempre spinta da motivi nobili e spesso spinta dall'istinto. Sin dai tempi più remoti gli uomini si sono fatti statue ed oggetti di ogni fattezza ed a questi si rivolgevano in adorazione convinti che quello fosse il loro dio. Dio in realtà ha molti nomi, come anche riportato nella Bibbia (Colui che è, L'Eterno, Dio degli Eserciti ...) ma comunque lo si voglia chiamare il Dio verace e vivente è solo uno, quello della Bibbia mentre gli altri non sono che invenzioni umane o proiezioni interpretative dell'uomo verso Dio.

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Si può credere in Dio e non nella Bibbia ?

Si puo credere sia in Cristo che in Dio pur non avendo mai letto la Bibbia, diciamo per sentito dire, tuttavia per una vera crescita spirituale e per trovare la vera fede non ci si puo che arrendere alla Bibbia. Difatti ogni singola parola contenuta nella Bibbia è stata messa lì da Dio per un preciso scopo. Si tenga sempre ben presente che non esistono altre fonti informative su Dio o su Cristo che non vengano dalla Bibbia. Un credente non puo che basare la sua fede sulla Parola di Dio, ovvero la Bibbia. Non fatevi ingannare da coloro che dicono che la Bibbia vada interpretata poichè essa è tutta Parola di Dio. La Bibbia è stata scritta da mano d'uomo ma ispirata da Dio, quindi non può contenere errori. Molti trovano impossibile accettare alcune cose in essa contenute, c'è chi ci crede per fede e chi non vuole crederci tanto da farsi una loro versione "riveduta" della Parola di Dio. Sappiate però che facendo così ingannate voi stessi e vi beffate delle Scritture. Anche io, come tanti altri del resto, sono passato per questi dubbi ma presto ho compreso che anche questo è nel disegno di Dio. La fede deve vincere sulla ragione! Non si può credere solo in ciò che ci piace, come i miracoli ad esempio , e poi non credere in tutto il resto. La Bibbia in quanto Parola di Dio non va interpretata ma ACCETTATA.

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I sogni e le visioni vengono da Dio ?

Alcune volte mi è capitato di sentire storie di persone che dopo aver avuto sogni o visioni si sono fatti una propria idea sull'aldilà o su Dio. Fate molta attenzione perchè non sempre (anzi, quasi mai) i sogni o le visioni vengono da Dio ma spesso e spesso sono più l'inganno del diavolo. Dunque non fondate sui sogni la vostra fede ma su basi ben più solide quali la Bibbia e la fede in Dio e Cristo Gesù.

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La Bibbia va interpretata ?

Se per interpretata significa dare un significato diverso da quello scritto e/o modificare parole e/o passi assolutamente no! La Bibbia è detta anche La Verità, LA Parola, La Spada a doppio taglio etc. etc. . Se vogliamo coltivare una fede sincera dobbiamo ACCETTARE ogni singola parola contenuta nella Bibbia per fede, poichè senza fede non potremo piacere a Dio che vuole dei figli obbedienti. Molti dicono che la Bibbia è difficile da leggere ma la difficoltà che trovano non è nella lettura ma nel loro cuore, io personalmente conosco persone analfabete imparare a leggere con la Bibbia, eppure senza trovarvi difficoltà di comprensione.Il danno più grande a se stessi lo si fa proprio quando si cerca di addomesticare, modificandola a proprio gusto, la Bibbia. Si comincia così ad esempio ad aggiustare piccole cose come il diluvio universale che magari non sia stato in tutto il mondo ma abbia riguardato solo un continente perchè così è più facile da credere e si finisce magari col sostendere che pregare i santi per intercedere non sia una peccato verso Dio. Ma così facendo annullate la Parola di Dio e vi state allontanando da Lui e dalla Sua grazia! Come potrete giustificarvi davanti a Dio ? Cosa potrete dire se avevate letto le Sue indicazioni e non gli avete dato ascolto, preferendo alle parole di Dio le vostre! Credete che Dio si sentirà onorato da un simile comportamento ? Non siete forse voi come quei figli che dopo aver ricevuto i consigli del proprio padre dicono tra se " Lo so io come vanno le cose e non mio padre ". Aver fede significa anche questo, accettare la Parola di Dio.

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Nella Bibbia ci sono errori e/o contraddizioni ?

No. Secondo voi Dio si può contraddire o sbagliare ? Certamente no. Quelli che crediamo essere errori sono solo cose alle quali non vogliamo credere o accettare per fede, si tenga però presente che la Bibbia non è un trattato di scienza e quindi alcune descrizioni sono fatte da un punto di vista umano, del resto la finalità della Bibbia non è quella di istruire l'uomo dal punto di vista scientifico ma da quello spirituale. Tuttavia ad esempio quando nella Bibbia si parla di uomini vissuti 400 anni e più o dei giganti non c'è nulla da interpretare ma solo da credere.

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Il credente in errrore va ripreso ?

Questa è già una domanda-risposta che riguarda i credenti, ovvero coloro che sono nati di nuovo, quindi è rivolta a coloro che già sono avanti nella crescita spirituale. Ma veniamo al dunque. Spesso nelle chiese si pone il problema sul come riprendere i fratelli che peccano o comunque che sono mancanti in qualcosa ma altrettanto spesso la questione viene affrontata nel modo errato. Partiamo da due presupposti; il primo è che si stia parlando di nati di nuovo, di persone rigenerate nel Signore ed il secondo è che tutti gli uomini, anche i rinati in spirito, per quanto morigerati e timorosi del Signore peccano poichè nessun uomo è perfetto. Il Signore nella Bibbia spiega molto bene come ci si debba comportare in queste circostanze. Gesù stesso paragona i nati di nuovo a dei bambini e spiega bene come questi siano PREZIOSI ed AMATI agli occhi del Signore tanto che Dio seguirà il singolo suo figlio che si è perduto anche di fronte ad un gregge di migliaia e migliaia. E' fondamentale questa premessa per comprendere, ancora una volta, non DOBBIAMO prescindere dall'insegnamento principe che Dio ci ha dato, ovvero l'amore. Ora ragionate da voi stessi, se voi, nonostante siate stati dei peccatori, siete stati oggetto dell'amore di Dio che ha offerto in sacrificio il Suo figlio unigenito Gesù, come potete ora avere l'ardire di giudicare vostro fratello se voi stessi siete stati risparmiati dal giudizio ??!! Certo qualcuno sosterrà che il fratello che è nel peccato va ripreso ! Ma allora rispondo io, è forse con la collera o con la reprensione che il Signore vi ha Salvati ? No fratelli miei, noi abbiamo le nostre guide che alla luce della Parola e con la guida dello Spirito Santo ci dicono cosa dobbiamo o non dobbiamo fare per essere graditi al Signore e tanto deve bastare affinchè ci si comporti di conseguenza, ovviamente coloro che leggono quotidianamente la Parola già sanno cosa si deve e cosa non si deve ma non tutti i fratelli lo fanno e quindi è durante i culti che questi fratelli possono comprendere la Parola del Signore. Ecco come Gesù spiega questo concetto ai Suoi Discepoli in Matteo cap. 18 dal verso 15 al 35. «Se tuo fratello ha peccato contro di te, va' e convincilo fra te e lui solo. Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello; ma, se non ti ascolta, prendi con te ancora una o due persone, affinché ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni. Se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e, se rifiuta d'ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano. Io vi dico in verità che tutte le cose che legherete sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che scioglierete sulla terra, saranno sciolte nel cielo. E in verità vi dico anche: se due di voi sulla terra si accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro». Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?» E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Perciò il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. Avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti. E poiché quello non aveva i mezzi per pagare, il suo signore comandò che fosse venduto lui con la moglie e i figli e tutto quanto aveva, e che il debito fosse pagato. Perciò il servo, gettatosi a terra, gli si prostrò davanti, dicendo: "Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto". Il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari; e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: "Paga quello che devi!" Perciò il conservo, gettatosi a terra, lo pregava dicendo: "Abbi pazienza con me, e ti pagherò". Ma l'altro non volle; anzi andò e lo fece imprigionare, finché avesse pagato il debito. I suoi conservi, veduto il fatto, ne furono molto rattristati e andarono a riferire al loro signore tutto l'accaduto. Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché tu me ne supplicasti; non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?" E il suo signore, adirato, lo diede in mano degli aguzzini fino a quando non avesse pagato tutto quello che gli doveva. Così vi farà anche il Padre mio celeste, se ognuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello». All'inizio Gesù sembrerebbe dire di riprendere duramente il fratello che sbaglia, prima che lo riprenda il singolo, poi che lo riprendano più fratelli e poi che sia la chiesa tutta a riprenderlo. Ma non è così ! Gesù vuole dire che ove non riesca l'amore di uno vi si provi con l'amore di tutti poichè se anche cos'ì non doveste riuscire a convincere il fratello che sta peccando ricordatevi, dice Gesù, che dovrete comportarvi con lui con indulgenza, così come ci mostra nella storia dei conti che raffigura come sia il sistema di giudizio del regno dei cieli. Certo nel capitolo si dice anche "se rifiuta d'ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano" eppure questo non significa che quel fratello non sia più nella grazia e la chiesa dovrà continuare a pregare per lui. Osservate come la Bibbia sia severa nell'ammonire coloro che giudicano in Matteo 7 dal verso 1 al 6 leggiamo «Non giudicate, affinché non siate giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo? O, come potrai tu dire a tuo fratello: "Lascia che io ti tolga dall'occhio la pagliuzza", mentre la trave è nell'occhio tuo? Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello. Vedete ? Non è forse lo stesso concetto ripetuto per la folla che voleva lapidare la donna adultera ? quando Gesù dice "chi è senza peccato scagli la prima pietra". Come nel primo, così nel secondo caso il Signore sa benissimo che nessuno è senza peccato, quindi è in questo modo che cerca di dissuaderci dal ragionare come creature del mondo poichè la nostra indole, per quanto buona possa essere, ci porta sempre a soppesare i difetti ed i comportamenti altrui. Per certo saremo premiati quando porteremo al prossimo l'Evangelo ma non lo saremo di sicuro faremo allontanare dal Signore un fratello con le nostre reprimende.

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Posso pregare Maria e/o i santi ?

Maria Maddalena era madre di Gesù uomo e non madre di Dio. Dio la scelse tra tantissime donne e quindi certamente era una donna meritevole ma oltre a questo era una figlia di Dio come un qualsiasi altro credente. Bisogna specificare che ogni cosa procede da Dio ed i meriti personali non c'entrano nulla nei progetti di Dio, anzi, Dio si usa di chi vuole proprio per rimarcare la Sua potenza e che l'uomo non sarebbe nulla senza il suo Creatore. Come esempio possiamo prendere Paolo che all'epoca della sua redenzione era uno dei persecutori più feroci del cristianesimo, eppure Dio ha cambiato il suo cuore e ne ha fatto un esempio per la chiesa di Cristo. I santi invece, come è scritto nella Bibbia, sono il popolo di Dio, non i morti in sacrificio, ma tutti i credenti, siano essi ancora su questo mondo o siano già in cielo col Padre. La Bibbia dice che a coloro che sono morti per aver difeso Cristo o Dio è riservato in cielo un posto speciale. Alcuni credenti pensano che pregando i "Santi"(non quelli cui fa riferimento la Bibbia ma quelli decretati come tali dalla chiesa cattolica) o Maria sia possibile che questi intercedano verso Dio o Gesù per le richieste di miracoli o quant'altro. Ebbene ciò non è ne corretto ne possibile, difatti non c'è alcuna possibilità di comunicazione tra il mondo terreno ed il paradiso per gli uomini, anche santi, che sono col Padre. Ricordiamo che la rappresentazione dei santi e di Maria della chiesa cattolica nasce per far avvicinare la parte più umile del popolo alla religione cristiana in contraddittorio però a quanto dice Dio. Tra i comandamenti difatti vi è questo " Non farti scultura, immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti" è inequivocabile no? Dio qui non dice che puoi farti una immagine di Dio o di Gesù o di Maria etc etc e la frase termina lì ! per aggiungere solo dopo non ti devi prostrare davanti a loro e non li servire perchè anche non servendole non dobbiamo farci immagine alcuna poichè è ovvio che la rappresentazione in immagine di Dio per Dio è offensiva, altrimenti Egli avrebbe acconsentito che si facessero sculture o immagini di Dio. Oltre a questo, per coloro che si rivolgono a Maria anzichè al Signore, basti leggere la Bibbia per vedere come Gesù si pone nei confronti di Maria, ella è si la madre di Gesù uomo ma non lo è di Gesù in quanto Dio! Matteo 12: 46/50 "Mentre Gesù parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli. E uno gli disse: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti». Ma egli rispose a colui che gli parlava: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?» E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre»." vedete come Gesù azzitta le folle per attestare che Egli non è più in terra in qualità di uomo ma di Figlio di Dio, Maria o gli altri parenti terreni quindi non possono più rivendicare la loro parentela nella funzione che Gesù è chiamato da Dio a svolgere sulla terra. In Giovanni II cap. 2 leggiamo "Tre giorni dopo, ci fu una festa nuziale in Cana di Galilea, e c'era la madre di Gesù. E Gesù pure fu invitato con i suoi discepoli alle nozze. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». Gesù le disse: «Che c'è fra me e te, o donna? L'ora mia non è ancora venuta». Sua madre disse ai servitori: «Fate tutto quel che vi dirà»..." Come si può vedere in questo capitolo Gesù sottolinea che non esiste legame tra Gesù Figlio di Dio e Maria madre di Gesù, difatti aggiunge, che il loro rapporto terreno sarebbe stato di nuovo legato solo al momento della morte di Gesù poichè la madre, Maria, lo avrebbe pianto avando perso il figlio in forma d'uomo. Difatti Gesù in croce muore per gli uomini ma torna al Padre suo con tutta la potenza e l'autorità che gli viene dal Padre. Alla luce della Bibbia quindi non solo non ha senso pregare Maria o i santi del cielo ma è anche una mancanza rispetto verso Dio. Alcuni sosterranno di aver ricevuto miracoli da Maria e/o dai santi ma a fare tali miracoli altri non è che Dio, ovvero nostro Signore Gesù che nonostante tutto ascolta i suoi figli anche nell'errore e con grande amore gli concede grazia. Anche l'intercessione che alcuni sostengono, ovvero, di pregare la Madonna o i santi affinchè Dio intervenga non trova nessun riscontro nella Bibbia dove invece Gesù ci insegna a chi e come pregare in Matteo capitolo 6 dal verso 6 leggiamo "Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: "Padre nostro ..." vedete ? l'unico a cui dobbiamo pregare e rendere il culto è il Padre, nostro Dio e Creatore.

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Cos'è lo Spirito Santo ?

Lo Spirito Santo è parte della Trinità, ovvero al contempo uno e tre soggetti, uniti e divisi allo stesso tempo. C'è chi sostiene che lo Spirito Santo sia l'amore di Dio e ciò trova conforto nelle Sacre Scritture dove si dice Dio è amore. Eppure lo Spirito Santo è più di questo, è potenza e Spirito di Dio. Lo Spirito Santo è dato ai credenti al momento della loro conversione ed è un dono di Dio per combattere la nostra natura umana che è perversa e malvagia. Lo Spirito Santo non va pregato in quanto procede da Dio ma possiamo invece pregare a Dio che ce ne faccia dono, non dimentichiamoci che lo Spirito Santo è una "persona" ovvero lo Spirito di Dio. Nelle Scritture lo Spirito Santo è citato 95 volte. Uno dei passi più significativi è questo di Paolo in Romani cap. 8 dal 26 " Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.". Sul battesimo dello Spirito Santo invece è il momento in cui il credente riceve lo Spirito Santo. Esistono su questo due teorie, una è che lo Spirito Santo si riceve nel momento in cui si è salvati, un'altra è quella secondo cui si riceve successivamente all'essere salvati e che si ottiene solo dopo tante preghiere al Signore. La seconda teoria in realtà non trova molto conforto nelle Scritture, forse è più corretto sostenere che tutti nel momento della salvezza ricevano lo Spirito Santo ma non la potenza. La potenza dello Spirito Santo ad esempio consente di operare guarigioni e di infondere lo Spirito Santo stesso, ma la potenza non è data a tutti i credenti ma secondo la volontà di Dio.

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Pietro è il capo della chiesa ?

Se per chiesa si intende il popolo di Dio la risposta è no! Alcuni sostengono che tale affermazione sia confermata nelle Scritture da Gesù in Matteo capitolo 16 dal verso 13 leggiamo" Poi Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il Figlio dell'uomo?» Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti». Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai suoi discepoli di non dire a nessuno che egli era il Cristo." ma costoro equivocano le Scritture poichè il significato di questo verso è che è sui credenti come Pietro, ovvero sulle pietre che compongono metaforicamente la chiesa di Dio, che è edificata la chiesa di Dio. Tale deduzione si evince leggendo molti altri passi della Bibbia come ad esempio nel Salmo 118 dal versetto 22 "La pietra che i costruttori avevano disprezzata è divenuta la pietra angolare" la pietra angolare cui fa riferimento Davide è Gesù, il Capo della chiesa di Dio. Ancora leggiamo in Matteo cap. 21 dal verso 42 " Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare; ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli occhi nostri"? Perciò vi dico che il regno di Dio vi sarà tolto, e sarà dato a gente che ne faccia i frutti. Chi cadrà su questa pietra sarà sfracellato; ed essa stritolerà colui sul quale cadrà». I capi dei sacerdoti e i farisei, udite le sue parabole, capirono che parlava di loro; e cercavano di prenderlo, ma ebbero paura della folla, che lo riteneva un profeta.". Ed ancora in I°Pietro "come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza, se davvero avete gustato che il Signore è buono. Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo. Infatti si legge nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chiunque crede in essa non resterà confuso» Per voi dunque che credete essa è preziosa; ma per gli increduli «la pietra che i costruttori hanno rigettata è diventata la pietra angolare,pietra d'inciampo e sasso di ostacolo». Essi, essendo disubbidienti, inciampano nella parola; e a questo sono stati anche destinati. Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa; voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia.". E' ovvio dunque che Pietro è una pietra come tutte le altre e che tutte assieme compogono la chiesa di Dio. Il passo successivo "...Io ti darò le chiavi del regno dei cieli..." significa che Gesù, capo della chiesa, affiderà a Pietro non le chiavi vere e proprie ma il mezzo tramite cui, successivamente alla morte di Cristo, gli apostoli daranno la possibilità a molti di accedere al Regno dei Cieli tramite il messaggio di salvezza che Gesù aveva lasciato loro e che avrebbero dovuto portare con la loro evangelizzazione del mondo. Non quindi le chiavi vere e proprie della porta del paradiso ma un messaggio che funge da chiavi. Attenzione ! Abbiamo detto fin qui quali sono le chiavi ma non confondiamo le chiavi con l'uica porta che porta (scusate le ripetizioni) a Dio, ovvero Gesù ! E' disfatti scritto in Giovanni capitolo 14 dal versetto 5 "Tommaso gli disse: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo sapere la via?» Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete visto». Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: "Mostraci il Padre"? Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse.In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch'egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.". Attenzione dunque, l'unica autorità è Dio e Suo figlio Gesù ci insegna che tutti possiamo essere come Pietro se lo vorremo e se cercheremo di somigliare a Gesù imitando il Suo comportamento sulla terra.

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Come si prega ?

Paolo ci insegna che l'uomo non sa pregare, e che per i credenti intecede lo Spirito Santo con sospiri ineffabili. Gesù nell'Evangelo ripete lo stesso concetto insegnando al discepoli il Padre nostro. Il Padre nostro però altro non è che un esempio di preghiera in cui spiega i concetti fondamentali da esprimere, ossia, di rivolgerci al Padre nostro e di Glorificarlo, di accettare sempre con amore ed obbedienza la volontà del Padre e non abbiate timore nel far questo perchè il Padre ama grandemente i Suoi figli e mai ne cercherebbe il loro male. Dacci oggo il nostro pane quotidiano, ovvero pregate per le vostre necessità materiali e ringraziate del continuo per quanto Egli fa per noi ogni giorno, rimetti a noi i nostri debiti, che significa togli i nostri debiti, ovvero domandate e concedete perdono !!!! Domandate perdono dei vostri peccati affinchè possiate avere comunione col Padre vostro e PERDONATE i vostri fratelli se volete che siano perdonati i vostri peccati poiche nessuna preghiera sarà gradita o accettata dal Signore se sarete stati duri e irremovibili verso chi ha peccato contro di voi! Gesù insegna inoltre di non usare tante parole poiche Dio sa cosa volete prima ancora che lo chiediate e colui che conosce i cuori ha in odio l'ipocrisia. Per cui quando pregate parlate con il Signore tenendo a mente i Suoi insegnamenti e se il vostro cuore sarà trovato puro il Padre vostro non mancherà di ascoltare le vostre preghiere poiche nella Scrittura si dice Giacomo capitolo 5 dal versetto 16"la preghiera del giusto ha una grande efficacia.".

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Come si conduce una chiesa ?

Che punto doloroso è questo! Doloroso perchè nella maggior parte dei casi la vanità di uno o più rende vano il lavoro di tanti. Abbiamo già detto che il capo della chiesa è Gesù, Egli non è solo l'unica e vera autorità (unica riferendosi alla trinità ovviamente) ma anche la sola via per entrare nel Regno dei Cieli come troviamo ad esempio in Giovanni cap. 14 dal versetto 1 "«Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me! Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; e del luogo dove io vado, sapete anche la via». Tommaso gli disse: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo sapere la via?» Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete visto». Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: "Mostraci il Padre"? Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse. In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch'egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.". Come vedete Gesù preannuncia che il Regno dei Cieli (la casa del Padre) è in preparazione (le dimore che Gesù ha prepareto per i credenti) e che la via per accedervi è Egli stesso, come spiega all'Apostolo Tommaso evidentemente confuso. Quindi Gesù, Dio e lo Spirito Santo sono gli unici che hanno autorità sul popolo di Dio ma una chiesa (riferito ad un gruppo di credenti poichè è impossibile che la chiesa tutta di Dio si riunisca assieme per i culti) ovviamente ha bisogno di essere GUIDATA e tale guida è ad esempio un credente rinato in spirito che abbia il dono della Parola (si chiami esso prete, pastore o anziano o altro ancora), ovvero una persona che conosca affondo le Sacre Scritture e che sappia parlare ed insegnare alla chiesa con amore e timore di Dio. Questa guida però non può e non deve avere nessuna autorità sui credenti ,anzi, deve fare in modo che sia la chiesa ad autogestirsi alla luce delle Sacre Scritture e di quanto comandato da Dio! Purtroppo invece ci sono TROPPE realtà in cui la guida della chiesa diviene autorità e dirige i credenti a suo piacimento! La chiesa in questione non è più la chiesa di Gesù ma la chiesa di Mario, di Luca, di Tizio e di Caio. A queste guide ricordo cosa dice Gesù in Luca capitolo 6 versetto 42 "Come puoi dire a tuo fratello: "Fratello, lascia che io tolga la pagliuzza che hai nell'occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nell'occhio tuo? Ipocrita, togli prima dall'occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello.". Cari nella fede, vedete che nessuno è perfetto, ovvero tutti siamo mancanti, allora con quale autorità le guide credono di poter comandare se sono esse stesse mancanti ? Non è forse vero che in tanti casi le guide conducono i culti e la chiesa in maniera inappropriata proprio per il loro modo di agire ? Difatti se la guida comanda anche la chiesa e nel farlo sbaglia, chi avrà l'autorità di correggere la guida se questa stessa è preposta al comando ? Che la guida quindi rimanga tale e con umiltà e con l'aiuto degli anziani istruisca e guidi la chiesa ma per quel che riguarda le scelte ed il governo della chiesa siano i fratelli tutti a decidere, ovvero sia la maggioranza ad avere ragione onde nessuno possa dire si è fatto così perchè tizio l'ha voluto perchè ciò sarebbe di pessimo insegnamento ai credenti, di contro, se la guida si tira via la casacca di comandante non potrà più essere chiamato responsabile della condotta della chiesa e dei culti e quindi vi saranno meno possibilità che la guida possa divenire di cattivo esempio per i credenti. Nella chiesa ci si conduca con amore, rispetto, umiltà e timore di Dio poichè se non siamo comandati la responsabilità ricadrà sul capo di ognuno che risponderà direttamente a Dio per il suo operato. Qualcuno osserverà che così facendo si crea confusione, ma fratelli cari, se è tutto scritto, se siamo rinati in spirito, se abbiamo l'amore di Dio a cosa ci serve essere comandati ? Se non saremo in grado di essere d'esempio noi allora non si abbia l'ardire di dirsi essere parte del Popolo di Dio. A cosa vale l'esser noi a giudicare il prossimo se esiste già il tribunale di Dio ?! Non cadiamo nei soliti errori, Dio ci ha provveduto guide, non comandanti o condottieri, Dio vuole che ogni rinato in spirito sia luce, sia un esempio per il prossimo e se questi cade che siano i fratelli, con l'amore e non con la repressione, ad aiutarlo rialzarsi e proseguire! Siate cauti nel turbare l'animo del fratello vostro poichè la fede è qualcosa che risiede nell'animo umano e toccare qualcosa così nell'interno può far danno. Che dunque il capo della chiesa sia Gesù e che le guide insegnino e dirigano i culti assieme agli anziani, dando però modo a tutta la chiesa di poter esprimere il proprio amore a Dio con canti, testimonianze, insegnamenti e preghiere. Difatti se un nato di nuovo ha in cuore di parlare alla chiesa perchè egli dovrà reprimersi dal farlo ? Sia la chiesa poi a giudicare alla luce delle scritture se avrà parlato bene o male! Sia la chiesa a decidere se in futuro quel fratello si dovrà tacere perchè non onora il Signore. Le donne potranno parlare in testimoniaza e in preghiera, non potranno portare insegnamenti durante i culti ma al di fuori lo potranno fare. A tutti invece è fatto dovere di agire con educazione e rispetto che si addicono ad un figlio di Dio perchè il nostro è un Dio di ordine, non un Dio di confusione per cui i specialmente i culti siano svolti con decenza e decoro e che ogni cosa nel culto sia fatta al meglio delle nostre possibilità e con tutto il cuore votato al Signore affinchè la nostra offerta possa essere gradita a Dio. Leggiamo Paolo ai I Corinzi al capitolo 14 " Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l'intelligenza; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò anche con l'intelligenza. Altrimenti, se tu benedici Dio soltanto con lo spirito, colui che occupa il posto come semplice uditore come potrà dire: «Amen!» alla tua preghiera di ringraziamento, visto che non sa quello che tu dici? Fratelli, non siate bambini quanto al ragionare; siate pur bambini quanto a malizia, ma quanto al ragionare, siate uomini compiuti. Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione. Infatti tutti potete profetare a uno a uno, perché tutti imparino e tutti siano incoraggiati. Gli spiriti dei profeti sono sottoposti ai profeti, perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace. Come si fa in tutte le chiese dei santi, le donne tacciano nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare; stiano sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualcosa, interroghino i loro mariti a casa; perché è vergognoso per una donna parlare in assemblea. La parola di Dio è forse proceduta da voi? O è forse pervenuta a voi soli? Se qualcuno pensa di essere profeta o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo sono comandamenti del Signore. E se qualcuno lo vuole ignorare, lo ignori. Pertanto, fratelli, desiderate il profetare, e non impedite il parlare in altre lingue; ma ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine." Ecco alcuni insegnamenti di Paolo, vedete? Dice OGNUNO DI VOI porti un qualcosa da offrire al SIgnore, sia esso un insegnamento, una rivelazione, un salmo... .Spiega su come si debba essere ordinati e dice USATE L'INTELLIGENZA, non fate come i bambini ! Alle donne dice di non parlare, in questo caso si intende di non parlare a vuoto poichè spesso intervenivano fuori luogo e creavano confusione nei culti ma sappiamo che alle donne è dato di pregare, cantare e testimoniare nei culti. In conclusione, tutti coloro che hanno autorità terrena nella chiesa facciano un passo indietro verso la santità lasciando alla chiesa il comando e che tutti i credenti facciano un passo avanti verso la partecipzione ed il senso di responsabilità che si addicono ai figli di Dio. Ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine conclude Paolo e così concludo anche io. Gloria all'Eterno !

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E' giusto festeggiare il Natale ?

Come tutti sanno la data esatta della nascita di Gesù ci è sconosciuta quindi non esiste alcun legame tra la data del 25 dicembre e la nascita del Salvatore se non fosse stata la primitiva chiesa cattolica, ai tempi della Roma imperiale, nel momento in cui il potere politico iniziò a riconoscere per motivi di interesse il cristianesimo quale religione ufficiale dell'impero, a voler istituire questa festività e farla ricadere proprio nello stesso giorno di una festa pagana. Questa operazione di "accorpamento" tra feste cristiane e pagane era ovviamente tesa a facilitare l'avvicinamento di nuovi adepti alla nuova religione. Seppur nella apparenza questa strategia ha avuto successo d'altra parte è da considerarsi una decisione poco felice in quanto l'adesione al messaggio di Gesù doveva e deve essere fatta con tutto il cuore e non per circostanza. Nel passare dei secoli la festa del Natale si è trasformata sempre più in una festa commerciale e via via si è arricchita di simboli non propriamente cristiani come l'albero decorato che ci arriva dalla tradizione pagana nordica. Molti cristiani non riconoscono il Natale poichè la data non è corretta e poichè è troppo contaminata dal commercio e dalla simbologia pagana. La Bibbia non ci dice di festeggiare o meno la nascita di Gesù, mentre pone invece l'attenzione sulla Santa Cena e sulla Pasqua. A mio avviso la faccenda va vista in più aspetti separati, quello della tradizione da quello spirituale. Per quanto riguarda l'aspetto spirituale il cristiano vive ogni giorno il Natale e non sente certo la mancanza di doverLo festeggiare in un giorno particolare in quanto un credente vive e respira con Gesù e con il Padre suo. Altro aspetto è invece la tradizione, difatti molti di noi nascono in famiglie dove si allestiva il presepe e/o l'albero e con il passare degli anni sono rimasti sentimentalmente legati a quei simboli della loro infanzia. Ora è bene dire che l'allestimento del presepe è al limite dell'obbedianza al comandameto di Dio di non farsi immaggini o scultura alcuna, dico al limite perchè in realtà il presepe dura solo pochi giorni e nessuno si sognerebbe mai di mettersi a pregare le statuine del presepe, come fa qualcuno, pecccando gravemente, come con i santi. Per l'albero invece è bene sapere che secondo alcuni la sua origine pagana e nordica rappresenterebbe come nel passato, in occasione di feste, vi fosse il costume di appendere ad un albero le teste dei nemici oggi rappresentate con le sfere, ora, non so quanto sia attendibile questa ipotesi ma certo è che nessuno si sogna di identificare l'albero di Natale con questa macabra usanza. A mio avviso quindi, alla luce di quanto esposto sopra non trovo nulla di male nel festeggiare questa tradizione se il nostro cuore è rivolto sinceramente a Dio ed ai cari ricordi di infanzia, siano essi per il presepe o siano essi per l'albero di Natale. Tuttavia si presti attenzione acciòche venga fatto rigettando tutti gli aspetti pagani che riguardano questa festa e cogliendo invece l'occasione per testimoniare di Dio e del Suo amore per noi.

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Cos'è la santa cena ?

La Santa Cena è un atto simbolico che Gesù ci ha insegnato e raccomandato di fare in memoria di Lui con perseveranza e purezza di cuore. Ma vediamo cosa dice la Bibbia a riguardo, prima però per contestualizzare le Sacre Scritture ricordiamo che Gesù, nel momento in cui Egli insegna agli Apostoli la Santa Cena, si trova nel momento più alto della Sua missione terrena. Ovvero è il momento in cui Gesù lascia la propria eredità a coloro che saranno riconosciuti come il di Dio, non più il solo popolo ebreo ma ad un popolo di credenti di ogni nazione e razza che, grazie a Cristo, ha accesso diretto a Dio ed alla salvezza dell'anima per grazia. La Santa Cena è quindi il testamento che Gesù spiega in forma figurata che Egli affida agli Apostoli e che comanda loro di praticare ed insegnare a tutti i credenti. Una sera quindi, Gesù, trovandosi a cena con i dodici prese a dire (leggiamo dal Vangelo di Matteo al cap. 26 dal vers. 26) " Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo». Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio»." Lo stesso fatto lo vediamo riportato da Luca al cap. 22 vers. 19 "Poi prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, diede loro il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi." ed ancora la versione di Marco al cap. 14 dal versetto 22 " Mentre mangiavano, Gesù prese del pane; detta la benedizione, lo spezzò, lo diede loro e disse: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. Poi Gesù disse: «Questo è il mio sangue, il sangue del patto, che è sparso per molti. In verità vi dico che non berrò più del frutto della vigna fino al giorno che lo berrò nuovo nel regno di Dio.". Dicevamo che la Santa Cena è rappresenta un simbolo ed allora spieghiamone il significato andando a definire ogni azione che compie Gesù in questa circostanza. Gesù, "dopo aver reso grazie" o anche , "dopo aver detto la bendizione" , a cosa si riferisce con questo ? Si riferisce all'atto di benedire quanto Dio ci provvede ogni giorno per le nostre necessità, ovvero l'atto che tutti i credenti fanno quotidianamente prima di prendere cibo per ringraziare appunto Dio per quanto fa per noi. Nel caso specifico la benedizione non ha valenza solo per il cibo materiale ma sopratutto per quello spirituale, ovvero per il cibo della salvezza rapresentato dal corpo di Cristo offerto in sacrifizio per la salvezza dei credenti. Ora vedete bene che c'è chi sostiene che Gesù, nel bendire il pane ed il vino, li abbia trasformati in vero corpo e sangue di Cristo ma questa è una cosa senza fondamento e vediamo il perchè. Che senso avrebbe se noi bevessimo e mangiassimo realmente il corpo ed il sangue di Cristo ? Cristo avrebbe forse Egli gradito il cannibalismo ? No certo! Coloro che sostengno la trasformazione dei simboli si ingannano da loro stessi, Gesù difatti disse " Vi dico che da ora in poi non berrò più di QUESTO frutto della vigna", se usa il pronome dimostrativo QUESTO, riferendosi al quel vino DOPO che lo ha benedetto che trasformazione potrebbe mai essere avvenuta se Gesù stesso continua a riferisi al vino come tale ? Appurato quindi che si tratta di simbologia domandiamoci ora sul perchè Gesù abbia usato la metafora del mangiare e del bere. La metafora si riferisce al nutrimento dell'anima, difatti è scritto in Luca cap. 4 dal versetto 4 "Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo»". Questa metafora indica proprio la comunione che c'è tra il credente ed il proprio Salvatore, l'atto di spezzare il pane e quello di bere il vino testimoniano che v'è comunione in quel dato momento tra quelle persone perchè si stanno dividendo il pasto, l'atto del mangiare e del bere invece testimonia di come Gesù sia il solo che possa far riconciliare l'uomo a Dio sfamando e dissetando le anime di coloro che hanno accettato di avere comunione con Dio. La Santa Cena difatti non è un dialogo a due, ovvero tra il credente e Gesù ma un dialogo a tre, tra il credente, Gesù e finalmente Dio che al pari di Gesù ha pagato un prezzo salato per cancellare il peccato dai propri figli terreni e ritrovare così il Suo popolo. La riprova che tutto ciò pocede da Dio è il miracolo, difatti ancora oggi, a distanza di più di 2000 anni, la Santa Cena è celebrata in dai credenti in tutto il mondo poichè nessuna opera del Padre nostro rimane incompiuta o inefficace. Glorifichiamo dunque Dio che nel Suo immenso amore ci ha soccorsi tramite Gesù ed al contempo innalziamo il nostro Salvatore Gesù, come fece Mosè con il serpente, ricordandolo con amore ed onorandolo con la nostra devozione. Alcuni sostengono a proposito della Santa Cena che il modo ortodosso di celebrarla è con un solo calice ed un solo pane, questi difatti sostengono che il corpo ed il sangue di Cristo è uno e quindi utilizzare del pane già sporzionato o più calici di vino (come avviene in molte chiese "aperte") sia recare disonore alla tradizione. A tal proposito ancora una volta le Scritture ci vengono in soccorso, difatti è scritto che Gesù spezzò il pane e poi lo diede ai discepoli, quindi Egli lo divise prima di darlo loro, mentre per il vino passò il Suo calice ma è ovvio che fece questo solo per un fatto pratico e non di forma poichè il pane si fa presto a spezzarlo ed a distribuirlo ma il vino richiede un contenitore e la forma più pratica di passarlo non è forse attraverso il calice che aveva in mano ? Faccio di questi appunti non per spirito di disputa ma per ricordare a tutti che non c'è nulla di complicato nelle Scritture e che come diceva Paolo, quanto a pregare siate come bambini quanto a purezza di cuore ma quanto al vostro comportamento siate uomini fatti ed utilizzate l'intelligenza di cui Dio vi ha fornito. Ricordiamoci che tutti siamo tenuti a crescere, Dio ci ha dato la Bibbia per farci comprendere meglio ma nell'antichita alcuni uomini sono stati trovati accettevoli a Dio pur non avendo potuto leggere le Sacre Scritture così come le conosciamo oggi. Iniziate a pensare dunque che un giorno possiate camminare poggiandovi anche sulle vostre gambe. Questo non significa che si debba abbandonare la Scrittura ma se dopo tante e tante volte che l'avete letta e studiata anche per le piccole cose ne dovete far ricorso significa che siete ancora immaturi. Le Scritture sono acqua pura per lo spirito e ne necessitiamo ma ad ogni sorso qualcosa di quell'acqua deve rimanere nei nostri cuori altrimenti quando mai potremmo pensare di divenire degni d'esser chiamati il popolo eletto, la stirpe regale !?

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Cosa sono le opere e le offerte ?

Le opere sono parte integrante della vita di un credente, quella parte della vita dedicata nel ricambiare parte dell'amore di cui Dio ci ha fatti oggetto. Perchè dico parte integrante? Perchè un credente senza opere è come un albero senza frutti, a cosa servirà secondo voi un albero che non da frutti? Molto provabilmente per essere arso come legna da fuoco. Se veniamo salvati è solo per l'immensa grazia di Dio e la salvezza è un messaggio d'amore che il nostro Creatore ci ha inviato per mezzo del Suo Figliolo Gesù. Chi è salvato dunque è tenuto a testimoniare dell'amore ricevuto non solo con la bocca ma a praticando questo amore con atti (opere) che attestano di come la nostra salvezza sia stata proficua. In altre parole le opere sono paragonabili alla riconoscenza. Nel mondo non tutti sono riconoscenti, eppure, anche molti non credenti, quando ricevono qalcosa da qualcuno mostrano riconoscenza a chi ha fatto loro del bene. Le opere e le offerte sono quindi la dimostrazione della riconoscenza che il credente salvato ha verso Dio per la grazia e l'amore ricevuto. E' un concetto apparentemente elementare eppure è una pietra d'inciampo su cui tantissimi credenti cadono. Ricordate di dove Gesù prese la moneta per pagare la tassa ? E ricordate dell'olio e della farina che non terminavano mai nella casa della vedova che ospitava l'omo di Dio ? Coloro che non fanno opere o riservano per le offerte solo la parte superflua dei propri beni forse ritengono che Dio non necessita del proprio sforzo o dei propri averi proprio perchè Dio può compiere miracoli ma non è così ! Certo che Dio non necessita di noi ma questo non significa che noi non siamo chiamati alla riconoscenza! Insomma, c'è chi crede che la parte spirituale e le azioni siano cose separate, ritenendo in questo modo che basti pregare per un qualcosa che al resto provvede tutto il Signore. Attenzione però, la preghiera vale solo qunado siamo impossibilitati dal fare la nostra parte, ma se possiamo fare la nostra parte e ci limitiamo a pregare pensate voi che il Signore presterà orecchio a quella preghiera? Sappiate dunque che dal momento in cui siamo salvati dobbiamo iniziare a portare frutti altrimenti la nostra salvezza sarà una salvezza inproduttiva e presto o tardi ciò che non porta frutti sarà rimosso. Sembra quindi che si possa scadere dalla grazia, secondo quanto vado affermando, ma non è così, perchè tanti si dicono salvati ma quanti vermente lo sono ? Tutto ciò che procede da Dio è perfetto e quindi lo è anche la salvezza e quindi un salvato non può non portare frutti, questa non è una opinione ma un dato di fatto. Ma allora, se ci sono credenti che dicono di essere salvati e sono anche stati battezzati in acqua ma che non portano frutto, cosa si deve fare con loro ? Le chiese hanno una guida e se la guida ha insegnato loro in modo corretto più di questo non si può fare poichè fino all'ultimo momento di vita c'è spazio per la salvezza ed il ravvedimento. Leggiamo un passo che spiega bene questo concetto sulle opere. Giacomo 2 dal verso 14 "A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta. Anzi uno piuttosto dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». Tu credi che c'è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano. Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore?". Insensato, dice Giacomo, ed ha ragione da vendere! Eppure questo vuoto della pochezza di opere che serpeggia tra i credenti è un fenomeno non marginale ma sostanziale della chiesa. Alla domenica vediamo le nostre sale affollate ma affollate da chi viene da chiedersi, tanti pregano Dio con la bocca ma poi non Lo Onorano con la loro vita ed io ho una gran pena per loro! Del resto miei cari gli insegnamenti fondamentali del messaggio evangelico ruotano tutti intorno al comportamento oltre che alla forma, prendiamo ad esempio Matteo 18:23 "Perciò il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi...." in questa parabola si misura il comportamento di un tale in relazione a quello di un'altro ove la grazia ricevuta questi non ha saputo restituire al suo prossimo. A questo proposito mi viene in mente una storia, di saggezza popolare, raccontata da Benigni in un suo show che ha attraversato il mondo e tante religioni. " Un tale in età matura un giorno si addormentò mentre riposava sdraiato all'ombra di un albero. Ad un tratto gli apparve in sogno un angelo che leggeva un voluminoso libro. L'uomo, incuriosito, domandò all'angelo... "Che cosa leggi?" ...e l'angelo rispose... "Sto leggendo dal libro dove è scritto il nome di tutti coloro che amano il Signore." , l'uomo, preso da stupore, sollecitò l'angelo domandandogli... "E il mio nome c'è ???" ...e l'angelo, dopo ever scorso tutte le pagine dalla prima all'ultima, rispose... "No, il tuo nome non è tra questi.". Ed il sogno a questo punto si interruppe. L'uomo una volta sveglio iniziò a pensare a quel sogno e vi pensò a lungo perchè egli era convinto di aver condotto una vita gradita al Signore poichè egli spendeva molto tempo in preghiera ed era attento a seguire i comandamenti ma il suo nome non era in quel libro. Passarono alcuni anni ed un bel giorno quell'uomo si addormentò nuovamente, come aveva già fatto tante e tante altre volte, sotto il solito albero ma in quel giorno sognò di nuovo lo stesso angelo che leggeva un libro ma differente dal primo, altrettanto voluminoso ma di altre fattura. Cos'ì l'uomo, nel vedere nuovamente l'angelo in sogno, sobbalzò e con anzietà prese a dire all'angelo... " In tutti questi anni non ho atteso altro che rivederti poichè in questo tempo ho cercato in ogni modo di fare il bene del mio prossimo perchè il mio nome non era nel libro dove invece pensavo che fosse!" ...e poi aggiunse... "Ma vedo che ora hai un altro libro con te, che libro è dimmi ?!?!?" ...e l'angelo rispose... "E' il libro ove è scritto il nome di tutti coloro che sono amati dal Signore." ...l'uomo allora domandò ancora... "E il mio nome, c'è ???" ...e l'angelo, appena aperta la copertina, rispose con voce perentoria "...è il primo!". Certo questa è solo una storia di uomini di cui non v'è traccia nella Bibbia ma giudicate voi, pensandoci bene, nella nostra vita, stiamo facendo la volontà del Signore o la nostra ???

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Le difficoltà di un cristiano

L'animo umano, finchè sarà legato a questa dimensione terrena, è soggetto alla carne così come il nostro corpo è soggetto alla gravità. Per questo in certe situazioni siamo portati sempre verso il peccato e lo scoraggiamento. Per esempio, ogni giorno il credente è tentato dal compiere cattive azioni per la sua natura umana ma il nostro amore in Dio ci fa desistere dal compierle, allo stesso modo quando qualcosa ci va per il verso storto per nostra natura siamo portati a vedere tutto nero. Il credente non è esentato dalle avversità che possono presentarsi sotto forma di qualsiasi cosa, problemi, malattie, soldi etc. etc. . In queste situazioni tanti si sentono scoraggiati anche nella fede, magari ci si sente non più amati da Dio per non dire abbandonati. Ebbene ricordate SEMPRE che Dio NON VI ABBANDONA mai e che queste difficoltà che credevate essere oramai una sconfitta Dio le trasformerà in benedizioni. Imparate dunque ad avere fede e ad amare Dio sia nella buona che nella cattiva sorte poichè il vero credente ha riposto la sua vita nelle mani di Dio e sa che Dio agisce sempre per il nostro bene, il vero credente sa che nono esiste ne la fortuna ne la sfortuna ma che tutto è opera di Dio quindi anche quando ci troviamo nelle difficoltà è il momento di esultare e dare gloria a Dio e dirgLi grazie per quanto sta facendo per noi.

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Riti ed interpretazioni

Il rito più diffuso tra le chiese cristiane è quello della Santa Cena o Comunione, seppure la Bibbia è una sola il modo in cui si celebra questo rito insegnato da Gesù agli Apostoli cambia da chiesa a chiesa e da confessione a confessione. Curioso no ? Questo ci fa capire quanto l'uomo debba sempre metterci del suo anche ove non necessita. Così allo stesso modo molti interpretano la Bibbia oltre il necessario. Un esempio può essere tra chi crede che il nato di nuovo debba essere battezzato con lo Spirito Santo e chi ritiene che il battesimo dello Spirito Santo non sussista più ai giorni nostri ma che si riceva lo Spirito Santo al momento della salvezza. Cose su cui potremmo discutere per generazioni ma a che pro? Vi esorto quindi su queste cose a farvi una vostra personale opinione ma al contempo a non imporre a nessuno le vostre idee in merito poichè non trovano certezza nella Bibbia.

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